La sfida delle scale di Chery termina con la ringhiera danneggiata

29
La sfida delle scale di Chery termina con la ringhiera danneggiata

Una trovata pubblicitaria andata storta ha lasciato domande sugli standard di sicurezza e sulle tattiche di marketing dopo che un SUV Chery Fulwin X3L si è schiantato durante un tentativo di scalare la famigerata “Scala Celeste” del Monte Tianmen. L’incidente, avvenuto il 12 novembre ed è stato ampiamente ripreso in video pubblicati online, mostra i potenziali rischi derivanti dalla fusione della promozione commerciale con ambienti naturali difficili.

La “Scala Celeste” della Montagna Tianmen non è una scala ordinaria. Questo sentiero di 999 gradini si snoda per quasi 300 metri su una parete rocciosa a strapiombo, raggiungendo un dislivello di 150 metri e conducendo alla famosa entrata della Grotta Tianmen. La sua pendenza, in media di 45 gradi con tratti che superano i 60 gradi, combinata con gradini stretti e bagnati larghi solo 30 centimetri, ne fanno un’impresa immensa anche per gli escursionisti esperti. Rapporti precedenti lo avevano paragonato a un percorso raramente percorso da veicoli fuoristrada di fascia alta.

Il Chery Fulwin X3L, un nuovo modello di SUV lanciato nel settembre 2025 sotto il fiorente marchio Fulwin di Chery, è stato il veicolo che ha tentato questa scalata apparentemente impossibile. Prima dell’evento, la società aveva fortemente promosso la sfida sulla piattaforma di social media Weibo, con il vicepresidente esecutivo che ne sottolineava la natura esigente e sottolineava come avrebbe messo alla prova la potenza, la manovrabilità e le capacità di trazione integrale dell’auto.

I resoconti dei testimoni oculari descrivono una scena cruenta: intorno a mezzogiorno del 12 novembre, il veicolo faticò a salire i ripidi gradini prima di scivolare all’indietro, sfondando un tratto di ringhiera protettiva e fermandosi sul fondo per due ore. Durante questo periodo, il Parco forestale nazionale della montagna di Tianmen ha chiuso sia la “Scala Celeste” che un percorso panoramico alternativo per i turisti, indirizzando invece i visitatori a utilizzare una scala mobile che penetra la montagna.

Le conseguenze dell’incidente hanno spinto la Chery Automobile ad agire rapidamente. Il 13 novembre l’azienda ha rilasciato una dichiarazione di scuse in cui riconosceva che un’indagine preliminare aveva rivelato la rottura della catena di sicurezza sul banco di prova come causa diretta dell’incidente. Questo distacco ha impigliato la ruota destra del veicolo, limitando la potenza erogata e provocando lo scivolamento e la collisione con la ringhiera. Per fortuna non sono stati segnalati feriti né alcun ambiente naturale danneggiato oltre al danno alla ringhiera stessa.

Nonostante questo esito fortunato, Chery si è assunta la responsabilità dell’evento, esprimendo profondo rammarico per non aver valutato adeguatamente i potenziali rischi e per le sviste durante la pianificazione e l’esecuzione. L’azienda ha sottolineato in particolare come fattore determinante la scelta di un’area panoramica pubblica, evidenziando la necessità di una maggiore vigilanza nel bilanciare le attività promozionali con la sicurezza dei visitatori e la tutela dell’ambiente.

Chery si è impegnata a riparare completamente la ringhiera danneggiata e a coprire tutti i relativi costi di risarcimento, sperando che questa azione dimostri il loro impegno nel porre rimedio alla situazione. Tuttavia, l’incidente solleva interrogativi più ampi sulle considerazioni etiche che circondano tali campagne di marketing basate su acrobazie, in particolare quando si svolgono in ambienti naturali vulnerabili che dipendono fortemente dalle entrate del turismo.